lunedì 12 novembre 2007

INTO THE WILD - Sean Penn

Quando mi é stato chiesto di contribuire a questo viaggio tra le parole ho pensato fosse una magnifica occasione.
E ho iniziato scegliendo un buon libro di cui valesse la pena parlare e ho iniziato a leggerlo. Ma i ritmi di vita frenetica e governata dal lavoro e dalle circostanze mi rendevano la lettura impossibile, o forse io non riuscivo a farmi piacere quel libro in quel momento.
E da lí é stata una strage di libri iniziati e mai continuati, una decina, alla ricerca di quel libro di cui valesse la pena parlare. Solo che non l’ho ancora trovato. In realtá non perché non esistano libri interessanti, ma perché io stessa non riesco piú a leggere.
Peró la voglia di esprimermi su queste pagine d’interfaccia virtuale era grande e mi tormentava, e mi tormenta tuttora. E allora ho pensato di cambiare direzione.
Se la strada che percorriamo é dura e sembra infinita, non significa non esistano alternative: al primo incrocio ho svoltato a desta e poi a sinistra.
Il film di cui voglio parlare é una perla brillante in un mare di spazzatura chiamato Cinema americano (USA).
Non so se é giá uscito in Italia, ma é appena sbarcato in nord Europa da un continente a me ancora sconosciuto chiamato America.
Into the Wild é un film americano, che racconta la storia vera di un giovane sognatore americano, che potrebbe benissimo essere quella parte sognatrice che tutti abbiamo dentro, chi piú chi meno (quasi tutti ne hanno meno, sennó non si spiegherebbe l’esistere di questo sognatore).
Christopher MacCandless é un po’ il nostro alter-ego ventenne che non ha smesso d’inseguire quelle utopie adolescenziali di quando, intossicati dalla letteratura e dalla passione, combattiamo contro una societá che non ci convince e non ci appaga.
E la voglia di sfuggirla quella societá che non ci appartiene, alimentata dalle parole di chi prima di noi ha cercato un’altra via (le citazioni nel film vanno da Tolstoj a Thoreau), accompagnano Chris tra le molte strade di un viaggio personale interiore ed esistenziale, alla ricerca della liberazione che porta alla felicitá piú vera.
Detto cosí in poche parole suona alquanto banale, ma non si tratta forse di ció che anche noi andiamo cercando?
Comunque, Chris scompare, fugge dalla propria famiglia e dalla propria identitá, viaggia e incontra compagni di viaggio, peró il suo é un viaggio personale e quindi immancabilmente il nostro eroe ritorna volontariamente a fare i conti con i propri sogni in solitudine.
É forse questo a portarlo sulla cattiva strada, la sua utopia portata all’eccesso é totalmente cieca di fronte ad ogni occasione che si presenta di stabilire relazioni umane.
Il sogno diventa un veleno per Chris e gli rivela quanto ingenuo sia il suo sforzo di inseguire un’idea a tutti i costi.
Apparte il modo in cui la storia é raccontata da Sean Penn regista sublime, apparte le musiche azzeccate e alcuni brani valenti di Eddie Vedder, apparte i fotogrammi e le scene di una natura meravigliosa e selvaggia, lo spirito di Into the Wild risiede soprattutto nella nostra mente di spettatori protagonisti.

Il film é tratto da una storia vera e da un romanzo di Jon Krakauer.
More info here http://en.wikipedia.org/wiki/Into_the_wild

Giada

1 commento:

Unknown ha detto...

la più bella descrizione del film che ho letto.
Il film è straordinario da tanti punti di vista diversi.

ciao Giada,
Stefano