mercoledì 4 luglio 2007

Un inutile viaggio in Yucatan...

Bene, Yucatan di De Carlo è definitivamente concluso, e dopo averci pensato un po' su, penso di poterlo considerare un libro che non mi ha lasciato praticamente nulla. Forse il motivo è che di De Carlo ho già letto parecchi romanzi (per la precisione, questo sarebbe il sesto) e quindi conosco bene il suo stile ed i suoi temi. C'è poco da fare, per uno scrittore, seppure abile, è difficile rinnovarsi continuamente. E devo dire che la scrittura di questo autore mi piace, ma allo stesso tempo rimane piuttosto uguale a se stessa, con la conseguenza che questa volta non mi sono particolarmente dilettata. Certo, il tono ironico e distaccato, l'impietosità nelle descrizioni, persino il fatto che la storia non avesse una vera e propria conclusione, hanno reso piacevole la lettura. Ma al di là di questo...niente di nuovo, se non questa location più o meno esotica, per il resto i temi della modernità e dei suoi orrori, del fascino dell'occulto che non viene mai preso sul serio, sulla facilità delle suggestioni, erano tutti presenti in un'opera o nell'altra...magari anche posteriore, non lo nego, ma questo non fa che convalidare la mia tesi che il buon Andrea debba darsi una scossa ed uscire dalla strada che lui stesso ha tracciato...

Nessun commento: